clicca sulla copertina del disco qui sopra,
per poter ascoltare il  lavoro:
"LA MIA RAZZA".

LA MIA RAZZA
Mia Martini
(Fonit Cetra / Sony)

Album del 1990, ovvero il secondo dopo il precedente “Martinimia” che vide il ritorno di questa grandissima artista, ninfa di tantissimi artisti (il sottoscritto compreso) e mai sufficientemente (a mio parere) ricordata.
“La mia razza” è uno dei suoi più luminosi lavori; poetico, grintoso, divertente. Tra quelli che preferisco tra i mille che ascolto ed ho assimilato come pubblico e come musicista.
Si inizia con La mia razza, intro ed affermazione e presentazione di tutto il complesso. Tra gli autori in realtà, si vocifera ci fosse un ben celato Fabrizio De Andrè che pare, abbia dettato telefonicamente all’artista il testo. Ma ecco che il disco si apre dal secondo pezzo; fresco e titolato a quel Festival di Sanremo: La nevicata del ’56.
Quando ascolto questo brano, scritto da Carla Vistarini,  Luigi Lopez e F.M Cantni (con una piccola e marginale impronta di Franco Califano), ho subito alla mente vecchi racconti di una capitale piena di freschezza e fragranze di pane caldo nei vicoli trasteverini. Colori azzurri su pietre e muri di antiche abitazioni e luce di pura poesia. Un enorme, cesellato ed antico lavoro iniziato nei ’70 e messo in un cassetto per tantissimi anni.
Cercando il sole è la riconferma di un altro autore; Enzo Gragnaniello, partner artistico presentissimo in questi ultimi anni di vita e produzioni di Mia Martini. Il sole che si cerca, è spesso assente fisicamente nella Milano industriale di allora, ma sentito e condotto da chi, nel meridione, si è abituato a portarselo dentro.
Impazzisco per La sola verità, canzone di indescrivibile delicatezza, quasi in antitesi con il freddo di parole realiste e vere per chi vive visceralmente l’amore e l’amare.
… “ quanto amore nel silenzio ma non stiamo zitti mai! È la sola verità…”
Un capolavoro del duo Maurizio Fabrizio e Guido Morra.
Ed è qui la riuscita dei lavori di Mia Martini; la precisa scelta dei suoi autori e collaboratori. Scelte maturate e mai “sprecate”. Nate dall’amicizia e stima. Scelte che hanno portato l’artista a doversi imporre e pagarne il prezzo, in quel tritacarne spesso biecamente speculativo del mondo musicale “faccendiero” .
L’Africa è presente già dalle prime note di “io e la musica”, portando l’ascoltatore al successivo ed etnico “va a Marechiaro “, da quei sapori partenopei a lei molto cari.
Un altro Atlantico non è una classica canzone d’amore, ma qualcosa di più.  Un affermazione della propria debolezza. È il desiderio di percorrere nuove strade, dove una caduta, dopo la consapevolezza di “essersi trovati in un attimo fuori tempo”. L’amore desiderato è il ricordo in un tempo parallelo, di quello terminato. Di quei suoi nuovi tempi, quotidianità.
L’idea di un attraversamento oceanico non per perdersi, ma per trovare nuove rive.
Meraviglia.
L’ironia già precedentemente annunciata in un programma televisivo, sul disco, allora quasi pronto (dicembre 1989), è Chica chica bum, del repertorio di Carmen Miranda.
Domani più su, è una scossa di energia già dalle prime note di chitarra elettrica. La canzone è stata scritta (e si sente) da Dodi Battaglia e da Enrico Ruggeri.
Un urlo; un graffio su un tessuto vocale grezzo con presenza di riverbero, amplificandone l’effetto.
Danza pagana, riprende con uno dei suoi autori preferiti, Mimmo Cavallo, le atmosfere etniche (strofe con ritmica e tempi particolarissimi) e le aperture più amabilmente pop del ritornello sono un qualche cosa di magico.
Ed il viaggio termina con Stringi di più, altro brano di Gragnaniello, molto delicato (e brevissimo), quasi sussurrato. Un’interpretazione puntellata da sfumature e cangianze, e non da colori forti. Un esempio di quanto l’uso e la conoscenza del proprio strumento (che ricordo ha come cassa di risonanza il proprio “sentito”) possano evocare sentimenti di gratitudine per una grandissima artista che, di fatto, non ha mai lasciato del tutto questo terreno fatto di uomini, piccolezze ma anche di grandi passioni ed esalazioni di bellezza.
Christos.
Menu
START EVENTS
p.iva: 13968561004
piazza di villa Carpegna, 58 - 00165 (RM)
tel: 06 6638302  /  348 6604501
mail: redazione@startevents.one
START EVENTS
p.iva: 13968561004
piazza di villa Carpegna, 58 - 00165 (RM)
tel: 06 6638302  /  348 6604501
mail: redazione@startevents.one