Adolfo Durante (2)
Angelita Puliafito (2)
Edy Paolini
Luna Aiello (2)
Patricia Danielle Scriva
Sarah Biacchi (2)
l'ingresso di Dario Gay, e la performance nel suo pezzo: "Sorelle d'Italia"
la vincitrice della II edizione di Nanneò: Edy Paolini.
i concorrenti di "Nanneò 2018". In senso orario: Adolfo Durante, Angelita Pulifito, Edy Paolini, Sarah Biacchi, Patricia D. Scriva, Luna Aiello.
Cancellare; riscrivere.
Pensare; ricordare.
Scegliere di dire, e raccontare.

Ed è così che mi trova a circa due settimane dalla messa in scena di questo spettacolo, pensato da anni, da quando neanche avevo in mente di intraprendere questa carriera imprenditoriale.

Un pensiero divenuto progetto e poi realtà; e per ben due volte!!

Due edizioni, dove Nanneò, questa "creatura" altamente sperimentale, mi travolge già molti mesi prima, con la sua energia, creatività e cambi di rotta.

Si perchè, l'avrete capito assistendo alla serata, "Nanneò" è una festa in onore di Mia Martini.
Dove vivere molte delle sue cangianze, come i pieni sorrisi, i divertimenti e le dense precezioni.

Un momento dove si amalgamano i linguaggi teatrali con quello concorsuale, in maniera sana, volendo tracciare una linea netta tra una "ricorrenza" (come anche involontariamente vengono riproposti in giro per il Paese concerti e concorsi in onore di Mimì), ed un omaggio per nulla lacrimevole.

Sperando - con il tempo - possa divenire anche "autorevole" per questa sua natura.

Ed allora, ecco riapparirmi alla memoria l'entusiasmo e la profonda generosità di Dario Gay, grande e sensibile artista ed amico da anni, che mi ha accompagnato non solo sul palco, ma dietro le quinte. Affettuosamente.

La "chiamata" di Cinzia Tedesco, che mi chiese di partecipare. La sua altissima professionalità ed acume. Un'artista che avevo voluto nella precedente edizione, e che in quest'anno, sono riuscito ad avere, e che con la sua versione di "Almeno tu nell'universo" ha incantato un pubblico, lasciandolo sognante sulle poltrone.

Aida Cooper, grandissima artista ed anima pulita, cristallina.
La "sorella" di Mimì, che nuovamente mi ha reso felice con la sua presenza, calda. La sua generosità nel rendersi disponibile per un monologo (e qui come "fondale" di questa pagina), ed il cuore scoperto nella sua versione di "Sono tornata".

L'allegria e partecipazione al gioco di un grande professionista come Luciano Tallarini; la freschezza e "memoria" di Fernando Fratarcangeli.

L'affetto e stima di una grande professionista quale è Carla Vistarini; il ritorno di un attore ed autore come Maurizio Ferrini, e le visioni ispirate del gruppo di performers di teatro/circo Materiaviva.

Penso a quei ponti tematici che ho voluto mettere in scena, per rendere "fluido e credibile" un racconto, una interpretazione di una grandissima artista quale è Mia Martini, e che - a mio umile pensiero - avrebbe dovuto (e potrebbe, in generale) meritare una "visione di insieme" assai più cromatica, rispetto i sensi di distacco e  drammaticità interpretativa.


Ed è con questa prospettiva ed intesa, che sei magnifici interpreti, hanno concorso con brani di un repertorio "cosiddetto minore" dell'artista di riferimento.

Spessori tutti differenti che hanno vestito degli "abiti", delle canzoni ideali. Congrue e rispettose al loro stesso profilo.

Perchè Mimì non è solo "Gli uomini non cambiano" o "Minuetto", ma anche un patrimonio di pezzi sperimentali e ricercati, nei testi e sonorità.
Ed allora, penso ai quegli splendidi interpreti, carichi di energia e talento come Adolfo Durante e la sua presenza scenica con il pezzo: "Ci si muove". Edy Paolini ed il suo profilo introspettivo con "Buio"; Luna con la sua delicatezza e profondità con "Del mio amore".

La leonessa sul palco Patricia Danielle Scriva con il pop/funky: "Una come lei"; Angelita Puliafito con la sua prorompente simpatia e slancio con "Lacrime".

Sarah Biacchi per la pulizia e passione per il suo progetto artistico.

Sappiamo come sia finita Nanneò, e con Edy ho il desiderio di intraprendere un discorso che la possa proiettare in un mondo cantautorale, che abbia il profumo di aghi di pino e talco.
Qualcosa che possa parlare di "fragilità"... e ne sentirete parlare quanto prima.

E per la seconda volta, mi porterò dentro quei sorrisi, quelle tensioni, quelle "rinascite" che - credo - solo Nanneò può dare.

Perchè "Nanneò" nasce dall'esperienza di un cantautore; perchè ho voluto costruirlo tenendo in considerazione tutte quelle "mancanze" o "lentezze" che spesso sono presenze stanziali nei concorsi, dove ci si esibisce e si va via, solo con il desiderio di mostrare quello che si è capaci di fare, senza il desiderio e lo stimolo di crescere e costruire.
Insieme.

Grazie a tutti, per queste calde e dense sensazioni.

Christos
alcuni momenti pubblici e... "privati", immortalati dal gentilissimo ed attento pubblico e rubati dal camerino...
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leggi parte dell'articolo sul sito di Raro Più
Andrea Cavazzini per "QUARTA PARETE - note di teatro, musica e arte a Roma", ha realizzato delle interviste ad alcuni dei protagonisti di "Nanneò": Cinzia Tedesco, Carla Vistarini, Aida Cooper, Erica Bianchi, Ricardo Macias
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